0-3 anni: 6 consigli per scegliere il libro giusto


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Vi siete mai chiesti su cosa basare la scelta di un libro per la prima infanzia?

 Lasciamo stare i gusti individuali! Per fortuna sono molto diversi da bambino a bambino!

Quando sono molto piccoli, i bambini da 0 a 3 anni, hanno uno sviluppo cognitivo  che può essere assai stimolato dalla lettura, a patto che questa rispetti alcune regole fondamentali dettate dall’osservazione e dalla conoscenza scientifica derivanti dalla Psicologia dello Sviluppo.

Se nelle proposte di lettura seguiamo le tappe evolutive dello sviluppo… IL GIOCO E’ FATTO!

 

1. A partire dai 6 mesi

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Le ninne nanne e le filastrocche che accompagnano il suono della parola al movimento del corpo, al contatto fisico, alle sensazioni olfattive, visive e, talvolta, anche gustative.

NINNEcoccole e filastrocche

 

Perché?

Alla nascita fino ai nove mesi, il bambino ha competenze visive molto limitate che migliorano nelle prime settimane di vita. I lattanti hanno comunque delle preferenze nei confronti di specifici stimoli umani: voce e volto materno. In un certo senso, visto che il bambino impara a leggere il volto della mamma attraverso la sua mimica facciale,

possiamo dire che il volto della mamma può rappresentare il primo libro illustrato

E’ per questo motivo che i bambini, nel corso del loro sviluppo, amano molto i “libri delle facce”!

La prolungata osservazione del volto materno porta il bambino ad acquisire e a formare uno schema iconico-cognitivo del volto, prima della mamma e poi delle altre persone.

 

2. A partire dai 9 mesi

piacciono

libri il più possibile resistenti, atossici, illustrati con colori vivaci o in bianco e nero, oggetti familiari o figure di bambini.

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primi libri in bianco e nerofaccefacce3 sonnocfanetto 2

 

 

 

 

Perché?

Da 9 a 12 mesi il bambino scopre il libro, cioè lo toglie dalla categoria “giocattoli”, lo differenzia da altri oggetti, ne individua altri che possiedono le stesse caratteristiche.

Attenzione però!

Si tratta di un processo che deve essere mediato e facilitato dalla condivisione con l’adulto.

3. A partire dai 12 mesi

pacciono

filastrocche e fotografie che illustrano piccoli animali, oppure azioni, come mangiare, dormire, giocare. I libri devono essere robusti e maneggevoli.

 

 

libro dei gattinibimbo nanna

 

 

 

 

 

4. A partire dai 15 mesi

Piacciono

libri con frasi brevi e parole facili che il bambino possa ripetere insieme a chi legge.

dieci dita alle mani

Perché?

Nel periodo 9-18 mesi, il bambino, essendo un buon lettore della realtà, è interessato alle immagini degli oggetti e non ad altre aree grafiche della pagina. Inoltre preferisce gli oggetti rappresentati (immagini fotografiche) rispetto a quelli raffigurati.

Da alcuni studi sembra che l’immagine fotografica incoraggi l’esplorazione manuale almeno fino ai 18 mesi.

Nel periodo 18-24 mesi la figura diventa rappresentazione di oggetti reali.

Il bambino coglie che la relazione tra parola e oggetto è simbolica e non associativa.

Es. mela è abbinata a mele rosse, verdi ecc. Siamo infatti all’inizio dello stadio pre-operatorio, il bambino ha acquisito il concetto di permanenza dell’oggetto e inizia il gioco del “far finta”. Ciò presuppone la capacità di separare l’oggetto reale dalla sua rappresentazione mentale quindi di usare i simboli.

5. A partire dai 24 mesi

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storie in cui potersi identificare, che raccontano prove da superare, che fanno ridere.

cosa

spotty

 

 

 

 

 

Perché?

Il bambino inizia a mettere insieme più parole formando così le prime frasi. Inizia a formarsi  la competenza narrativa cioè la capacità di comprendere e produrre storie. Il bambino può essere interessato alle

protostorie o prime narrazioni: storie illustrate, poco articolate, immagini semplici e immediate che presentano una successione di azioni.

Per facilitare la costtruzione dei primi schemi di storie come successione di eventi, i libri propongono storie che si basano sulle esperienze routinarie del bambino (alzarsi, lavarsi, fare colazione ecc.) come la serie della Pimpa, Giulio coniglio, Spotty ecc. Le storie si basano su schemi di appoggio conosciuti dal bambino come la successione temporale,  i nomi delle parti del corpo, i personaggi della famiglia, filastrocche che procedono per accumulazione (un elefante si dondolava, dieci dita alle mani dieci dita ai piedini ecc…).

6. A partire dai 30 mesi

piacciono

storie di coetanei che narrano momenti della giornata o di vita in famiglia (la scuola, il parco giochi, i rapporti con fratelli o sorelle), ma anche libri fantastici e avventurosi.

Le fiabe tradizionali, specie quelle con animali parlanti, aiutano a proiettare all’esterno le paure e le emozioni che il bambino ha dentro di sé.

Al bambino piace scegliere la storia e farsela leggere molte volte.

topo tip

gruf

 

 

 

 

 

 

Ricordiamoci che:

“Leggere libri ai bambini è il mezzo più semplice ed efficace per favorire l’apprendimento della lettura e lo sviluppo del linguaggio verbale. Soprattutto è un ottimo modo per alimentare  una relazione intensamente affettiva come quella tra adulto e bambino.”

 

Per gli addetti ai lavori ma anche per tutti quelli che amano i libri consigliamo di leggere:

libro fammi

 

Altri consigli li trovate sicuramente su

logo nati per leggere

info:

Dr.ssa Federica Vannoni

PSICOLOGA – PSICOTERAPEUTA

Psicologia dei contesti educativi

Consulenza e sostegno psicologico

Psicoterapia  individuale e di gruppo

CELL. 347 6151440

mail: federicavannoni@gmail.com

PRATO

 

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