Abbiamo fretta di tornare alla lentezza


Al ritmo di crociera di una lumaca
lentezza 6
ShareTweet about this on TwitterPin on PinterestShare on Facebook

Così un martedi di maggio arriva la febbre. Abbastanza alta da obbligarmi ad uscire dagli impegni dell’agenda, abbastanza bassa da permettermi di leggere tra una medicina e una pausa di sonno.

La curiosità di ripescare quel libro da tempo comprato, iniziato e mai finito, mi fa uscire da sotto la coperta.

“Ozio, lentezza e nostalgia”

lentezza 3

Riesco a finirlo in serata. Lo ha scritto Christoph Baker, è un decalogo e lui potrebbe essere definito un filosofo moderno,  amante della sapienza, la capacità di assaporare e gustare le cose, entrandoci dentro con l’intelligenza e il cuore.

Lentezza

lentezza 2

Così la lentezza mi accompagna tra i capitoli: racconti di esperienze dell’autore e riflessioni che mi invitano a sposare a volte il suo punto di vista regalandomi senza dubbio per tutta la lettura del libro una sana riflessione sull’importanza del prendermi del tempo, facendomi riflettere sulla corsa al lavoro e agli impegni che spesso caratterizza la nostra vita, la mia sicuramente e anche quella dei bambini, mio “pane quotidiano” a scuola e in studio.

“La pedagogia della lumaca”. Eccolo che sbuca nei miei pensieri l’immagine della copertina verde. Per una scuola lenta e non violenta, recita il sottotitolo. I bambini della scuola dove lavoro sapranno a mala pena leggere l’orologio quando finirà la scuola, i più grandini dico, coloro che si avvieranno verso l’ultima estate senza compiti, eppure sono già così carichi di ansie legate al tempo, al fare tardi, all’essere in ritardo, al doversi sbrigare.

Buffo no, che riesca a ritagliarmi del tempo per me spesso solo quando sono malata? E considerando che quest’anno mi sono ammalata una volta sola, la dice lunga sui ritmi frenetici delle mie giornate.

Buffo anche che il 9 maggio, giorno del mio compleanno si sia celebrata la giornate delle lentezza. L’ho scoperto solo adesso.

lentezza 4

 Perché andare piano?

Queste frasi e riflessioni sono scritte nel libro e ci forniscono 10 ottime risposte a questa domanda.

  1. Ripulendo la nostra povera mente, intanto facciamo un favore al corpo. Un corpo che ha ritmi biologici che sfuggono ai nostri riduzionismi razionali.
  2. La lentezza permette di riscoprire gesti, odori e suoni che l’accellerazione e la velocità ci avevano rubato. Mio nonno mi parlava di un tempo in cui gli uomini avevano ancora l’occhio, l’orecchio, la mano, il tatto per definire la qualità di un prodotto. Vi era un’attenzione particolare alle cose ben fatte, figlia di un’era ancora libera dall’ansia, dallo stress, dalla frenesia.
  3. Pensate alle emozioni, ai sentimenti? Quanto può valere un’innamoramento? Dov’è lo scontrino di un tramonto al mare?
  4. Gli stressati, quand’è l’ultima volta che hanno avuto un’idea?
  5. Lentezza significa anche perseguire anche i più piccoli piaceri
  6. Solo lentamente si possono acquisire gli elementi della consapevolezza di se stessi, del riconoscimento dei nostri limiti, della nostra poca importanza nel grande quadro della vita
  7. Solo un pò di sano distacco dalla folle corsa della modernità
  8. La pigrizia infatti è una grande lezione di semplicità. Ognuno può avere il proprio tempo, il proprio spazio in cui non fare niente.
  9. Così, tutt’a un tratto, il tempo non è più solo divisione, misura, o susseguirsi di momenti e eventi. Il tempo si arricchisce lentamente di colori, suoni, di sapori.
  10. La lentezza diventa una barca salvatrice, un ponte sopra il torrente, un rifugio in mezzo alla tempesta. La possibilità allora di risistemare i pensieri, di scegliere le priorità, di sbarazzarsi delle nozioni ingombranti, rappresenta l’inizio di un nuovo modo di rapportarsi alla vita, al tempo agli altri.

Libri che Familing consiglia:

Ozio, lentezza e nostalgia, di Christoph Baker

Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, di Luis Sepúlveda

La Pedagogia della Lumaca. Per una scuola lenta e nonviolenta, di Gianfranco Zavalloni

Ascolta il silenzio, Maria Loretta Giraldo e Nicoletta Bertelle, da leggere insieme ai piccoli

lentezza

 

Per cominciare a modificare la propria giornata all’insegna della lentezza  vi consigliamo anche questi link:

L’elogio alla lentezza di Gioia! su questo link e questo articolo  dal blog NUOVE ABITUDINI molto carino, che tiene nella mente anche la voracità con cui i bambini vengono abituati a masticare i tempi, adeguandosi ai ritmi degli adulti, loro che hanno ancora invece la pazienza di seguire il tragitto delle formiche e il desiderio di fermarsi ad annusare un fiore, la sapienza di “perdere tempo”.

 

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *