“Conoscersi… per star bene insieme ” è una mostra da vedere! Valorizzare le differenze…
L’immediatezza che si trasforma in arroganza e maleducazione diventa subito spettacolo sui social
e influenza negativamente arrivando a manipolare il pensiero dei più fragili psicologicamente con messaggi poco sani e poco utili.
Non a caso proprio di questi anni è il termine “Influencer”.
Un influencer è un utente con migliaia di seguaci sparsi sui vari social network, è come una persona di fiducia. Il suo parere è così importante fino a diventare una guida.
Nessuna novità. Lo sono stati cantanti, correnti di pensiero, scrittori ecc.
Una differenza penso oggi sia l’immediatezzacon cui comunica.
Oggi, che il mondo va veloce.
Un pensiero, una canzone, una foto può raggiungere istantaneamente milioni di persone, milioni di teste, milioni di pensieri.
L’immediatezza può essere molto utile ma allo stesso tempo anche molto pericolosa.
E’ necessario un senso critico sviluppato per valutare un’azione o un pensiero.
Ma “Una buona capacità critica è la caratteristica di una persona che ha raggiunto un discreto livello di responsabilità e autonomia” quindi solo gli adulti la possono possedere.
Bambini e adolescenti non possono essere critici nei confronti dei social
non possono perchè il “pensiero critico” è una capacità ancora in via di sviluppo.
E come tutte le cose in via di sviluppo va curata, sostenuta, nutrita. Anche in modo collettivo e positivamente.
Per costruire attraverso l’esperienza la capacità critica servono 5 passi:
- Scegliere l’argomento
- Porre domande sull’argomento
- Raccogliere informazioni per rispondere alle proprie domande
- Ricontrollare le informazioni
- Determinare il modo in cui reagire
Purtroppo oggi vediamo molti ragazzi e adulti esternare una modalità che passa direttamente dal punto 1 al punto 5.
Lo vediamo sui social, nelle trasmissioni televisive, nella realtà che ci circonda. Ne siamo inondati.
Di conseguenza il linguaggio diventa arrogante, maleducato, privo di filtri cognitivi.
Persone che commentano su facebook utilizzando termini offensivi riscuotendo per questo migliaia di like, quindi, nonostante tutto, anche un rinforzo positivo.
Il pensiero immediato diventa subito comunicazione. Le frasi sono istintive, si scrive. Si scrive e basta.
La scrittura non è filtrata né da un pensiero pensato né da una rilettura. Si scrive e basta.
E allora…
Vediamo quanti like ho raccolto! Wow!
Allora qualcuno legge quello che scrivo! Bello mi piace! Rincaro la dose.
Sono seguito!
Sono visto! Sono visto! Sono visto!
Eccoci arrivati al punto!
Essere visti, essere ascoltati….
Avere qualcuno con cui parlare e che sappia ascoltare.
Questo il bisogno non accolto che lascia spazio all’arroganza e alla maleducazione.
Immediatezza, Arroganza e Maleducazione traspare anche dal modo di essere e dai testi di alcuni gruppi musicali.
L’altro giorno Simone, 11 anni, mi chiede “che musica ascolta tua figlia?”
Mia figlia ha 2 anni, cosa vuoi che ascolti, ascolta lo zecchino d’oro! E tu invece? Che musica ascolti?
I Dark Polo Gang? Lo sai chi sono?
No, chi sono?
Sono la band più figa dell’universo! Ce l’hai un telefono che ti faccio vedere un po’ di video.
Si tratta di rap o qualcosa di simile. Ragazzi romani. I loro testi sono immediati, dicono che a loro non interessa lanciare messaggi, scrivono ciò che viene…. E viene pure male, penso io, ma me lo tengo per me!
In effetti nei loro testi si parla di marche di moda, catene d’oro, pellicce costose, droga e soldi, tanti soldi.
Soldi che vengono rimessi in circolo immediatamente comprando in modo istintivo oggetti, droga e sesso.
Una folla di ragazzini li segue e anche se loro dicono di non lanciare messaggi, li lanciano e come! Per molti di loro sono un esempio da imitare!
Andate a vedere l’intervista fatta al gruppo da rai 2.
Simone dice “Vedi! Loro hanno capito come fare, hanno fatto i soldi, con i sodi puoi fare tutto”
Davvero credi che con i soldi si possa fare tutto?
Simone, che è un ragazzo perspicace, con una famiglia attenta e autorevole dice
Io credo di no, anche i miei genitori me lo dicono.
Si prende un po’ di tempo per pensare.
Sai, prima ho chiesto alla mamma la felpa della Nike, ma mica me la compra lei!
Prima mi devo riguadagnare l’uso della PSP e del tablet e poi, forse, se mi decido ad imparare un po’ di buone maniere…forse… che due p***e”
Il nostro colloquio continua .
Quando la madre torna Simone dice “Allora ma! Fammi vedere la felpa!”
E la mamma “Ora secondo te io ti compro la felpa della Nike così? Prima analizza come me l’hai chiesta e poi vedi di meritartela. Ne abbiamo parlato anche ieri sera con il babbo, metti da parte un po’ di codesta arroganza che nella vita non è una comodità!”
Mi domando: