Questa volta dobbiamo proprio dire grazie a Elisa, mitica cugina che mi dà sempre le dritte giuste…
Coraggio
la settimana in cui è uscito è stato il libro più venduto negli Stati Uniti scalzando perfino Stephen King, lì ha già venduto due milioni e mezzo di copie, un record per il suo genere.
L’autrice lo ha dedicato “a tutti quelli che hanno paura”.
In Coraggio, il graphic novel di Raina Telgemeier, Raina che frequenta all’inizio la quarta e poi la quinta elementare ha un sacco di paure: dei dottori, delle api, dei brutti voti, ha paura che i genitori muoiano. E poi guerra, serpenti…
Il tutto ha inizio con un mal di pancia nel cuore della notte, probabilmente opera di un virus gastrointestinale,
ben presto però i mal di pancia cominciano a farsi sentire molto più spesso associati a difficoltà che la piccola Raina vive tutti i giorni come fare una verifica scolastica o un’interrogazione davanti a tutta la classe.
Ben presto comincia a selezionare il cibo, ad avere paure irrealistiche che si presentano come delle ossessioni e che seda con comportamenti che sembrano calmarla come ad esempio fare il giro dell’isolato in bicicletta per 20 volte + 1 per scaramanzia.
Ovviamente, come in un graphic novel che si rispetti, i disegni che spiegano il disagio di Raina sono più comunicativi delle parole.
Raina è una ragazzina normalissima che vive in una famiglia, attenta, affettiva e come tutte le famiglie un po’ stressata ma non per questo problematica.
Spesso si pensa che dietro una difficoltà di un bambino ci sia una famiglia che “non fa il proprio dovere” o che sta vivendo un momento di tensione, invece non è così!
Perlomeno, non si può generalizzare.
Nonostante tutto Raina continua a stare male e i genitori di Raina decidono di rivolgersi ad una psicologa.
A questo punto della storia entra in scena Lauren, la psicologa, e così inizia il percorso di psicoterapia:
la difficoltà di mettere insieme pensieri ed emozioni,
la difficoltà di dare fiducia,
la consapevolezza che non si può controllare tutto.
Il processo terapeutico inizia ad avere il suo potere di empowerment non solo per Raina ovviamente, ma per tutta la famiglia che comincia a mettere in pratica soluzioni alternative.
Il racconto prosegue… ma non voglio dirvi come va a finire….
Avrete notato che Raina è sia il nome della protagonista che della scrittrice, infatti “Coraggio” è un’autobiografia.
Nella Nota dell’autrice è Raina stessa a scrivere che Coraggio è ispirato alla sua storia personale!
E scrive: “Una cosa voglio che sia chiara a te che leggi: questa è la mia storia. Magari ti riconoscerai in alcune delle mie battaglie, o magari le tue saranno del tutto diverse. Magari non hai mai sperimentato lo stress fisico né quello emotivo. Ma se invece ti senti stressato o hai disturbi che non ti sai spiegare, ti prego, parlane con un adulto di cui ti fidi”.
Perché è così difficile per i giovanissimi raccontare a parole l’ansia e il disagio?
In realtà non è difficile solo per loro!
La paura è una sensazione molto fisica e in preadolescenza ancora non si hanno gli strumenti per calmare il sistema nervoso durante un attacco di ansia.
Inoltre, è molto difficile che un preadolescente possa senza aiuto descrivere verbalmente cosa gli sta accadendo fisicamente.
Ciò presupporrebbe e una maturità cognitiva che ancora non c’è!
Si tratta di un libro vero, impegnativo, forse non per tutti ma se la nostra recensione vi ha incuriosito potrete acquistarlo qui!
Recensione di Dott.ssa Federica Vannoni Psicologa Psicoterapeuta