DUE DI TUTTO


Un grande libro per bambini
due di tutto copertina
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Dove va l’amore quando finisce?

Arriva nelle mie mani, finalmente “Due di tutto” scritto da A. Papini, edito da Fatatrac.

Avevo letto alcune recensioni, lo avevo cercato per aiutare una bambina che ancora fatica a capire come i grandi possono arrivare a desiderare di non stare più insieme pur dicendo di volersi ancora bene.

Nello specifico quando i grandi in questione sono i suoi genitori, e che mi chiede e si chiede: “Dove va l’amore quando finisce?”

Chissà… forse fa innamorare altre persone, più probabilmente si trasforma in qualcosa di nuovo, che porta con sé inevitabilmente dei cambiamenti, che possono essere affrontati fino a diventare nuove certezze.

Con l’augurio che tutti i bambini, così come gli adulti trovino nella crescita nuovi riferimenti, suggerisco questo libro come un prezioso aiuto in quei momenti in cui è necessario dire la verità, ma le parole sono difficili da trovare.

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La crisi come  passaggio di crescita

Questo libro è un buon supporto per spiegare cosa succede, come saranno organizzati i tempi e i nuovi spazi quando arriva una crisi, in questo caso la rottura di un legame tra i due genitori “la crisi che sempre comporta il passaggio da una condizione all’altra come processo di crescita che non finisce mai” così come si legge in una bella recensione su sito Leggere Leggerci  (la copertina indicata è vecchia ma il contenuto è del nostro libro, edito da Fatatrac)

Vi riporto, ringraziando e citando  un’altra bellissima recensione presa da LIBER WEB scritta da M.L. Meacci (da LiBeR 74) perchè trovo che sia chiara ed esplicativa dei messaggi e degli argomenti contenuti ed affrontati nel libro.

Un grande dolore, narrato e spiegato ai bambini

<”Una bimba narra il dolore provato quando si è spezzato il legame dei suoi genitori, e il ricordo di quel babbo che se ne è andato e del lettone, isola felice che non c’è più, si fa sempre più bruciante. In quell’isola si rifugiava Ingrid quando era piccola. Poi c’è stato il buio nella casa, spezzata in due.(…). C’è freddo quando la casa si spezza in due: due camere, due letti, due armadi, due pigiami, anzi tre con quelli dei nonni, mentre Ingrid vuole una sola bici, una sola bambola, “una poltrona semprelastessa per vedere i cartoni e una cosa da fare sempreuguale prima di andare a letto”.(…) E sono proprio quelle piccole creature che uniscono le case e l’isola di Ingrid, che ora ha “un mare nuovo, fatto di braccia piccole in cui tuffare la nostalgia del tempo perduto”.

 

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Armonia tra immagini e testo

L’inconfondibile segno di Arianna Papini dalle morbide linee ondulate si sussegue nelle pagine dai colori sommessi, con qualche tocco più vivace, come quelle lunghe braccia che si protendono a prendere i fagotti con i piccini dai becchi rossi delle cicogne, con nel mezzo Ingrid che dorme serena accanto al suo gatto. Suggestivi i primissimi piani – che sbucano dal bordo basso di due pagine accanto – del viso della bimba bagnato da una lacrima e di quello del gatto, l’unico essere che sembra comprendere il suo dolore. L’armonia tra le immagini e il testo, di una lievità poetica, è tutta nell’interpretazione data al mondo dei ricordi e alla speranza per quelle nuove vite che donano e chiedono amore con la loro fragilità che dà la forza alla protagonista di ritrovare la sua isola felice.”>

L’isola che non c’è

<”Il tema che l’autrice affronta nel racconto, come sempre in prima persona, può essere il diario di tanti bambini e a loro è dedicato, per aiutarli a vivere la nuova realtà non solo come perdita rabbiosa e doloroso ricordo di “un’isola che non c’è”, ma anche come crescita, come invito ad affrontare i cambiamenti anche come potenziali promesse e inaspettate sorprese. Ma il libro si rivolge anche ai genitori, perché ascoltino i loro figli per rispondere con le parole giuste e accompagnarli sempre con lo stesso amore. Perché alla fine, forse, il doloroso singhiozzo “voglio un solo abbraccio con me nel mezzo” può perfino trasformarsi nel gioioso caos di una grande famiglia allargata”> questa la recensione sul sito della  Giunti .

Affrontare i cambiamenti con i bambini

E’ un libro indispensabile, adatto dai 5 anni in poi, fino a sempre.

Aiuta i grandi ad aprire una finestra di dialogo sul mondo dei bambini, ad esplicitare i sentimenti, sopratutto quelli dolorosi, di smarrimento, di paura, di abbandono che spesso per  l’idea di proteggere i bambini vengono restituiti loro un pò “imbrogliati”, troppo spesso guidati dall’errata convinzione  che per proteggere i  bambini è meglio non parlarne.

E’  opportuno invece parlarne con loro. Con i toni e le parole giuste.

Perché i bambini hanno bisogno di condividere, di esplicitare, di  elaborare insieme ad adulti capaci di contenerli e di contenere  le loro emozioni: è attraverso l’adulto che il bambino può accettare e superare anche le crisi più grandi, riconoscendole, nominandole, accogliendo le emozioni che le abitano, elaborandole  e facendo così spazio a nuovi riferimenti.

Dott.ssa Irene Martini, Pedagogista Clinico.

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