Genitori stressati? Una ricerca italiana ci svela i fattori protettivi allo stress genitoriale


Stress genitoriale e metodi per fronteggialro
Danielle Guenther Photography
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Photo credit immagine copertina: "Parenting is Exhausting…" di Danielle Guenther Photography


 di Federica Vannoni Psicologa-Psicoterapeuta

I genitori lo sanno bene!

Non è necessario essere uno psicologo per sapere che avere un bambino dà inevitabilmente vita a vissuti ed emozioni contraddittorie.

Da una parte emozioni  legate alla felicità e al lieto evento, dall’altra sentimenti  di inadeguatezza, impotenza… tutto normale perché un certo livello di stress è insito nel ruolo genitoriale! Ma quando questo raggiunge un grado clinicamente significativo che si fa?  Quali sono le conseguenze?

Inoltre:

come si può prevenire il rischio di un livello di stress genitoriale pericoloso per la salute?

Una ricerca tutta Italiana condotta dall’Università degli studi di Torino e pubblicata in un articolo di “Psicologia delle salute” 3/2015 Edizioni Franco Angeli dal titolo “Il parenting stress nei primi anni di vita del bambino: il ruolo dell’alessitimia e dell’autoefficacia emotiva genitoriale” scritto da Donatella Scarzello e Laura Elvira Prino, indaga proprio queste domande e ci dà delle grandi risposte.

Nella ricerca si cerca di indagare quali sono i fattori che influenzano i livelli di stress percepito e le capacità che proteggono e che servono a fronteggiarlo  efficacemente   da parte della coppia genitoriale durante i primi 3 anni di vita del bambino.

In questo caso lo stress percepito dai genitori è  prodotto dallo squilibrio tra le richieste, i bisogni associati al ruolo genitoriale e la percezione delle risorse personali e sociali disponibili.

La percezione dello stress può essere molto pericolosa per la salute perché quando  lo stress diventa clinicamente significativo incide negativamente sulle pratiche parentali e sul rapporto genitore-figlio fino a contribuire, nei casi estremi, allo sviluppo di psicopatologie nei figli.

Lo sviluppo dello stress genitoriale ha un modello multivariato. In effetti i fattori che determinano lo stress genitoriale variano a seconda delle caratteristiche del genitori, del bambino, del contesto e dell’interazione genitore-figlio.

Come fare a proteggersi da livelli di stress pericolosi per la salute?

Gli studi confermano che la tendenza ad un’emozionalità positiva potenzia le capacità di fronteggiare lo stress genitoriale.

In poche parole, se una persona è tendenzialmente ottimista è meno probabile che sia stressato!

La ricerca in questione però ci dà delle chiare indicazioni che riguardano la promozione della salute.

La ricerca dimostra che se vogliamo essere genitori meno stressati, è necessario potenziare le nostre competenze emotive nello specifico: l’autoefficacia soprattutto emotiva  e la consapevolezza emotiva. Ambedue abbassano i livelli di stress percepito.

L’autoefficacia  

è la convinzione di avere buone capacità per organizzare ed eseguire delle azioni necessarie a produrre determinati risultati. Con Autoefficacia emotiva invece ci si riferisce alle convinzioni circa le proprie capacità di esprimere e gestire le emozioni.

La consapevolezza emotiva

invece è la  capacità di dare un nome all’emozione provata, di identificare le modificazioni fisiologiche che ne sono alla base e di riconoscere eventi e contenuti che possono elicitare un particolare vissuto emotivo.

In conclusione, se come genitori  alleniamo le nostre emozioni avremo un buon “vaccino” che ci protegge da livelli di stress potenzialmente pericolosi.

Vi chiederete: “E come si fa ad allenare le emozioni?”

Questa è una buona domanda. Intanto leggetevi  “Intelligenza emotiva” di D.Goleman e poi cercate di partecipare ad incontri esperienziali, gruppi genitori che possano stimolare sia la vostra conoscenza ma soprattutto la vostra esperienza perchè ricordiamoci che:

Imparare è un’esperienza…. il resto è informazione!

serve anche quella, ma da sola non è sufficiente!

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