Giochi di squadra per compleanni all’aperto


1,2,3 stella!
Giardini
ShareTweet about this on TwitterPin on PinterestShare on Facebook

giardini

Arrivata la primavera, cambiata l’ora agli orologi, le giornate sono più lunghe e i giardini sono pieni di colori e di profumi. Pronti per i giochi di squadra in giardino!

Avete mai avuto questo libro tra le mani?

Basta un bastone

“Il bastone è un gioco universale: naturale, versatile, gratuito, è il compagno ideale per avventure all’aria aperta. Basta infatti un po’di immaginazione e di manualità per trasformarlo in una chitarra, una zattera, una fionda, nella spada di un cavaliere o nella scopa di una strega. Con i bastoni si può perfino ingaggiare sfide a squadre, realizzare una mappa del tesoro tridimensionale e misurare la circonferenza della Terra! “

CERCATELO……quel che non può la fantasia…..

Cercando altri giochi da fare all’aria aperta per aiutare una amica nell’organizzare un compleanno, genialatamente nei giardini pubblici, gestito facilmente  con un pic nic “ognuno per se’” con bambini della scuola primaria

ho trovato questi navigando in internet, mentre sono tornata indietro al profumo dell’erba, ai jeans macchiati di verde, alle guance arrossate dopo una giornata in giardino… e ai miei preferiti…. IO ERO AMANTE DEL famosissimo nascondino (vincevo spesso !!! ), strega comanda colori (bravina..), lupo ghiacciato (una schiappa..).

 

 

Aria aperta

1. Galletti:

Possiamo formare 2 squadre di bambini, dove a turno (uno contro uno) giocano a Galletti.

I due giocatori si piegano sulle gambe e stanno a braccia conserte; saltellando devono andare verso l’avversario e cercare di farlo cadere a terra. Basta anche che si appoggi una mano o un ginocchio per essere eliminati.
I due giocatori devono buttarsi giù, spingendosi con le braccia (rigorosamente conserte).
Il gioco finisce nel momento in cui uno dei due giocatori cade a terra.
Lo scopo del gioco è cercare di far cadere più avversari possibile.

2. Gioco dei Milli e dei Pulli

Materiale necessario per giocare: due pezzi di stoffa di due colori diversi che rappresentano le due bandiere dei villaggi; una corda robusta che serve per delimitare il campo in due parti.
I bambini formano due squadre.
In fondo ad ogni metà campo c’è la bandiera della squadra.
Lo scopo del gioco è prendere la bandiera della squadra avversaria e portarla nella propria parte del campo, senza essere catturati dai guerrieri dell’altra tribù.
I giocatori devono muoversi come se fossero dei coccodrilli.
Per fermare un avversario, lo si deve toccare e lo si affronta a duello: ogni bambino deve far perdere l’equilibrio all’altro giocatore, colpendone dall’interno le braccia.
Vince chi riesce a restare in equilibrio, facendo cadere l’avversario.
Il giocatore sconfitto deve rialzarsi e correre in mezzo al campo dal bambino che dirige il gioco per riprendere a giocare dopo circa un minuto.
Chi viene fermato e battuto mentre ha in mano la bandiera in mano, deve riportarla al suo posto prima di correre dal conduttore del gioco.
I bambini non si possono fermare a meno di tre passi dalla propria bandiera e soprattutto non si possono passare la bandiera avversaria: chi la prende deve portarla nella propria metà campo, a meno che non sia stato battuto e quindi deve restituirla agli avversari.
È importante fare gioco di squadra, cercando di intercettare gli avversari che vanno verso il bambino che ha la bandiera.
La squadra che riesce a portare per prima la bandiera avversaria nella propria metà campo è la vincitrice.

 

3. Il bruco

Si formano almeno due squadre che impersonano ognuna un bruco.

I giocatori si dispongono in fila indiana a distanza ravvicinata, ma senza toccarsi. Chi impersona la testa del bruco ne guida i movimenti: può camminare, correre, arretrare e inventarsi l’andatura che preferisce.
Vince il bruco che, allo scadere del tempo prestabilito, risulta essere il più lungo.
Lo scopo di ogni squadra è di tagliare il bruco avversario in una parte del corpo, di solito quella in cui i giocatori si distanziano troppo tra di loro, insinuandosi poi nello spazio libero,che si è formato, se ne ingloberà la parte finale (la coda) aumentando così la lunghezza.

Se i partecipanti sono molti è meglio formare dall’inizio vari bruchi: la confusione è assicurata!

Un soffio alle candeline…. un palloncino che vola, qualche ginocchio sbucciato, un pò di fatica.

RELAZIONE e GIOCO DI SQUADRA in primo piano e ARIA APERTA!!

 

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *