Il gioco della pasta salata


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Manipolare e giocare con la pasta salata è un gioco piacevole, utile e adatto ai bambini e alle bambine da circa 12 mesi in poi.

Tutti i bambini di questa età amano fare e sperimentare nuove sensazioni tattili. Nel vedervi svolgere lavori quotidiani, già a otto o nove mesi, i bambini, sono soliti provare a imitare i vostri comportamenti.

 Perché la pasta salata?

La pasta è un materiale ideale perché una volta plasmata mantiene la forma che gli si è data, è elastica e appiccicosa, può essere stesa e manipolata, può essere di colore naturale o colorata.

Per questo gioco si può utilizzare la pasta morbida già presente in commercio, purché sia atossica, oppure possiamo crearla con le nostre mani e soprattutto con ingredienti naturali o alimentari. E’ necessario comunque prestare costante attenzione al bambino mentre gioca perché l’uso improprio della pasta può essere comunque pericoloso.

Capacità stimolate giocando con la pastaImmagine

Controllo delle mani e delle dita

Attraverso la manipolazione, il bambino sperimenta l’attività motoria fine delle mani e delle dita, propedeutica alla scrittura ma anche a tutte le altre competenze che prevedono l’uso delle mani (es. allacciarsi le scarpe, abbottonarsi, etc).

Creatività – immaginazione

È un gioco creativo in cui il bambino può liberare la propria immaginazione molto importante per lo sviluppo psico-affettivo.

Concentrazione – rilassamento

È un gioco che aiuta il bambino a concentrarsi, a convogliare le proprie energie in un’attività interessante e coinvolgente, a provare piacere nel contatto con una sostanza morbida e quindi gradualmente a sfogare le proprie tensioni e a rilassarsi.

Causa – effetto

La manipolazione della pasta introduce molti concetti intellettivi altrimenti difficili da imparare come il principio causa-effetto derivante dalla semplice lavorazione della pasta (appiattire, appallottolare, dare forma).

Imitazione

Ai bambini piace molto imitare i comportamenti degli adulti.  La pasta permette di imitare il cucinare, comportamento di cura verso se stessi e gli altri componenti della famiglia, molto importante per uno sviluppo psicosociale adeguato.

Coordinazione occhio-mano

La manipolazione assicura al bambino una ricca esperienza in una fase di sviluppo in cui il cervello è predisposto a ricevere, a sviluppare connessioni e ad utilizzare le informazioni raccolte per poterle trasformare in azioni.

Come coinvolgere il vostro bambino

Fare la pasta è un’attività “collettiva”. Date al vostro bambino della pasta, un matterello, dei semplici utensili (formine, spatole per modellare ecc.) e fategli vedere come appiattire, appallottolare e intagliare delle forme.

Mostrate il procedimento ma non concentratevi troppo sulla corretta riproduzione di esso: modellare è sperimentare!

Lasciate che il bambino crei a suo piacimento variando anche l’ ordine  e la precisione proposte da voi.

Il bambino, mescolando la pasta blu con quella gialla otterrà un impasto verde!….. e sarà una meraviglia otre che una scoperta poter imbattersi per caso in una magia così sorprendente!

 

Pasta di sale “color delle spezie”

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occorrente

1 tazza di sale fino

2 tazze di farina

1 tazza d’acqua tiepida

spezie varie

 

Mescolare in un recipiente la farina e il sale. Aggiungere l’acqua e impastare energicamente. Se la pasta rimane troppo appiccicosa, aggiungete un poco di farina. Se al contrario rimane secca e poco omogenea, incorporate ancora dell’acqua, poco alla volta.

Potete colorare la vostra pasta di sale con gli ingredienti che avete in cucina: paprika, zafferano, cannella, caffé, cacao (da aggiungere al mix di sale e farina, prima di incorporare l’acqua).

La pasta di sale, morbida in origine, si indurisce asciugando all’aria o al sole nei mesi estivi.

 

Variazioni in cucina

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Usando della pasta frolla o della pasta da pane potete far realizzare ai vostri bambini biscotti e pizze da cuocere nel forno dei grandi.

C’è il rischio che ne venga fuori un gran caos, ma la gioia del vostro bambino è più importante di un po’ di farina sul pavimento!

E poi gli piacerà moltissimo mangiare il risultato del suo lavoro e allo stesso tempo imparerà molto sul principio di causa-effetto.

 

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