La magia in un filo di lana


gomitolo
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Lungo, corto, colorato o bianco, purché sia di lana. Nessuna ragione specifica se non la bellezza di sentire questo materiale tra le mani! E immaginare di usarlo in tanti tantissimi, mille modi, tanto da farne una esperienza didattica anche con i più piccolini. E sarà magia…con un semplice filo!

Le nostre idee:

 

  • Un filo di lana come una traccia: ad ogni bambino potrebbe corrispondere un colore e potrebbe essere creata una treccia dei presenti. Un modo originale di fare l’appello in una sezione di un Nido di Infanzia per esempio.
  • Un filo di lana come segmento di un disegno da creare a più mani: a disposizione dei piccoli fili i cui segmenti possono essere usati come tracce di colore.

sole lana (foto da babygreen.it)

  • Un filo di lana che si trasforma in spaghetto e può stare, saltare, ricadere in un piatto: per favorire giochi di equilibrio.
  • Un filo di lana che può annodarsi con altri e creare una fune che tiene insieme.
  • Un gomitolo che passato tra i presenti crea una ragnatela di amicizia: un metodo per iniziare la conoscenza dei compagni anche in una prima classe di Scuola Primaria.
  • Un filo di lana che può trasformarsi in un percorso ad ostacoli: in classe come a casa per sviluppare la motricità e creare un gioco originalissimo con un solo gomitolo!

E se vogliamo seguire le fila di una storia vi proponiamo due bellissimi libri per bambini: il primo “Il filo rosso” Di Francesco Pittau sembra purtroppo ormai fuori catalogo ma in qualche biblioteca  si trova ancora!

Il filo rosso

il filo rosso

 

E’ un albo allegro e colorato, per avvicinare i bambini al disegno e alle sue magie. “Un libro per imparare, divertendosi, a riconoscere e riprodurre tutte le forme, anche quelle più strane! Un gomitolo di lana rosso ha lasciato libero il suo filo di andare di pagina in pagina. A seconda delle forme che il filo assume nel suo viaggio, il libro suggerisce che cosa potrebbe diventare. Così quando il filo è orizzontale sembra la schiena di una mucca, quando è obliquo il collo di una giraffa, quando è a zig-zag i denti di un coccodrillo, quando è a spirale la coda di un camaleonte, e così via, fino a dar vita a un vero e proprio zoo.” (castoroonline.it)

Il filo emozionato

il filo

 

“Il libro è un cartonato di 8 pagine in cui troviamo da una parte cose che possono essere associate al sentimento, dall’altro un volto in cui compaiono uno o più buchini, ma manca la bocca. La copertina del libro contiene una scatolina con un filo nero e sin dalla prima pagina viene chiaramente spiegato che il bambino dovrà tagliare il cordino in 7 parte e, facendolo passare nei buchi come descritto dal libro, creare la bocca dei personaggi. Infine si ha la possibilità di aggiungere per ogni sentimento tre cose che il bambino stesso gli associa. Completato il libro si è ormai degli esperti di mimica delle emozioni, quindi non resta che osservarsi nella “palestra delle emozioni” dell’ultima pagina che offre un pannello riflettente simile ad uno specchio, una pagina per annotare ciò che si vuole e un consiglio: “Ricordati che l’ultima dev’essere un sorriso o una faccia buffa. (ascoltandolefigure.it) Età di lettura: da 3 anni.

 

il filo emozionato 4

 

“Per la tristezza serve una carezza e la speranza che tutto passi. Per molta tristezza ci vuole un abbraccio. La gioia si fa insieme. Per la rabbia si conta fino a dieci. La paura ha bisogno di un respiro profondo e di una voce che dica”: “Coraggio!”. Un filo per ogni emozione, per accompagnare i bambini ad attraversarle e riconoscerle giocando.

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