“Che Paura!” Una guida per fabbricare coraggio


Paura bambini
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Sarà la deviazione  professionale ma questo libro mi ha subito conquistata.

“Che Paura! Guida per fabbricare coraggio e affrontare ogni mostro”  libro di Barbara Frandino edito da Fabbri Editori.
Una guida, utile a tutti i bambini dai 7 anni in su e ai loro genitori.

Paura bambini

Se il vostro bambino soffre di una qualsiasi paura sicuramente con questo libro potrete trovare  validi consigli per combatterla insieme.

La paura è un’emozione

La paura è  un’emozione che va rispettata. Un’emozione certamente da comprendere poiché ha l’utilità di metterci in guardia dai pericoli.  E’ possibile però che le paure, se non affrontate, possano subire una strana mutazione e diventare qualcos’altro di più “terrifico”. In questo caso, se da emozione fisiologica si trasforma in un segnale  “fobico”, potrebbe meritare la consultazione di uno psicoterapeuta.

Ognuno di noi ha il suo modo di sentire la paura.

Voi come la sentite? Quali sono i connotati somatici della vostra paura?

Sentire battere forte il cuore, mancare il respiro,  tremare le gambe oppure gelare il sangue?

Ognuno ha le sua paure

Quali sono le vostre? Quelle affrontate in questo libro sono tante e diverse:

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paura di perdersi,

paura di dormire da soli,

paura del buio,

paura di ammalarsi,

paura di fare i compiti,

paura di essere giudicati,

paura di lavarsi,

paura della morte,

paure strane,

paura di diventare grandi e restare piccoli,

paura del divorzio,

paura della paura.

…. eh si! Una bella e completa carrelata!

La particolarità di questo libro

è quella di sottolineare che la paura, anche se è un’emozione così pervasiva tanto che sembra impossessarsi di noi, in realtà è solo un’ entità. Un’entità che come un supereroe può avere un nome altisonante ma anche un soprannome più amichevole. Conoscendola meglio scopriamo che ha anche dei punti deboli…. interessante!

 

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Nel libro ogni paura è rappresentata da un mostro che ha un proprio identikit.

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Ad ogni paura corrisponde un racconto in cui il bambino si può immedesimare nel protagonista, così da comprendere meglio cosa succede a lui stesso quando ha paura.

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Come si supera la paura?

L’emozione della paura viene domata da un’altra emozione altrettanto potente e antagonista che è il coraggio. Il coraggio non significa far finta che la paura non esista. Il coraggio con questo libro lo si coltiva piano piano grazie alla consapevolezza derivante da qualche piccolo gesto inserito all’interno delle pratiche di yoga.

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ad es: “Sedetevi a terra, con le gambe incrociate, la schiena appoggiata a una parete, e controllate che ogni pezzo del vostro corpo sia ancora al suo posto…Ogni volta che avete nominato una parte del corpo ed è ancora al suo posto, fate un respiro profondo e rilassatevi…Chiudete gli occhi, inspirate dal naso e mandate tutto il respiro nella pancia.”

Barbara Frandino, l’autrice del libro, che potete ascoltare in questa intervista a Fahreragazzi (link) pratica yoga da oltre vent’anni e insegna ai bambini tali pratiche per controllare il respiro e l’energia del corpo così  da trovare lucidità e calmare la mente.

Riprendendo le parole della psicologa psicoterapeuta Stefania Andreoli autrice della postfazione…

“nel caso in cui il libro e gli esercizi non dovessero dare sollievo è necessario tenere presente 3 aspetti:

1. I confini: va bene se ansie e paure trovano nelle vite dei nostri figli una casetta nel bosco dove abitare, con un chiavistello che fa il suo dovere affinché restino all’interno e abbastanza remote  da far sì che se anche uscissero a giocare nella radura sarebbero lontane da tutto il resto, senza avere ricadute invalidanti sul funzionamento generale. Meno bene se invece cominciano a colonizzare le altre aree abitate, cioè fuori di metafora, se viene compromessa la possibilità di stare con gli altri e svolgere serenamente le attività che si sono sempre praticate.

2. Il tempo: se i ladri hanno tentato di scassinarci la canrina e nostro figlio per le settimane successive ha paura a dormire da solo, ci sta. Se però si superano i 3 mesi, ominciamo ad alzare le antenne e a considerare che forse il nostro bambino sta facendo un po’ troppa fatica. Sopra i 6 mesi non attendiamo oltre e parliamone con uno psicoterapeuta esperto di età evolutiva.

3. La carta d’identità: ognuno di noi è raro, unico e prezioso, eppure siamo tutti uguali. Se nostro figlio a 10 anni teme l’insegnante di matematica perché è particolarmente arcigna, come dargli torto! Se però si agita al punto di bagnare qualche volta il letto la notte precedente alla lezione come quando era un bambino di 4 anni… non ignoriamo che sta facendo una cosa intelligentissima che si chiama “regressione”, che sta a significare un disagio maggiore, degno di essere visto e preso sul serio.

Infine , io credo che le paure si affrontino con il coraggio, ma anche con la fiducia….”

Aggiungo io…

anche noi genitori non siamo tutti uguali. Anche noi abbiamo bisogno del nostro allenamento alla consapevolezza. A volte ci servirebbe un po’ di spray paralizzante da spruzzare su noi stessi per non  invadere in modo anticipatorio e invalidante le esperienze di vita dei nostri figli. Altre volte invece,  un  amplificatore di sensi per riuscire a captare e rendersi conto che non va poi così bene come crediamo…

Per questi motivi questo libro fa bene anche a noi, da leggere in compagnia dei nostri figli.

 

di Dr.ssa Federica Vannoni

Psicologa psicoterapeuta

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