Regole di connessione


Spegnete i cellualri
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Regole di connessione: spegnete i cellulari

Possiamo permettercelo eccome: spengerli per riaccenderli il mattino successivo, facendo a meno dei social, delle chat, delle chiamate di lavoro dopo le otto di sera. Un argomento che in queste settimane ritorna alle mie orecchie ed è oggetto di conversazione tra colleghi e amici. Articoli  scritti che girano sui social stessi, articoli che usciranno da penne veloci di altri sensibili all’argomento, testate giornalistiche che dedicano spazi al diritto di non essere connessi sempre con il mondo intero.

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Rispondete a queste facili domande:

-Durante i vostri impegni, ad esempio in una riunione o conversazione rispondete comunque alla chiamate o ai messaggi che vi arrivano garantendo ai vostri contatti telefonici la reperibilità? -Non uscite mai senza cellulare? -E’  l’ultimo oggetto con il quale interagite prima di andare a dormire e il primo appena svegli? -Riuscite a fare almeno altre due cose nello stesso tempo in cui state al telefono? -Appena arriva una notifica la leggete? Se avete risposto sì a tutte, cominciate intanto a non guardare il cellulare anche se suona da qui alla fine dell’articolo.

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Provate a pensare a quante volte accompagnate i figli a scuola mentre state finendo di scrivere un messaggio, magari alla rappresentante di classe che vi ha appena inviato la foto degli avvisi in bacheca, che potreste direttamente leggere di persona. Pensate a quante volte rispondiamo dicendo: “scusa adesso non posso ti richiamo” opzione che molti telefoni hanno di default anche tra i messaggi, invece di semplicemente scegliere di non rispondere. Ci sentiamo ormai obbligati a giustificare la nostra non temporanea reperibilità, dimenticandoci dell’ovvietà: se non riceveranno risposta significa che non potevamo dedicare del tempo alla telefonata. Siamo noi a scegliere: quando i telefoni erano fissi, la nostra assenza in casa giustificava la non risposta. Ricordiamoci che possiamo ancora essere padroni della nostra connessione con il mondo.

Regole di connessione

Credo che potremmo istituire delle regole di connessione, che valgono per gli adulti esattamente come per i bambini o per gli adolescenti, individuando dei momenti della giornata in cui la connessione con i contatti esterni al contesto reale è spenta. Spenta. Spenta. Spenta. Concentrati sul momento presente, su azioni, su pensieri, sugli sguardi.  E l’atteggiamento che assumiamo verso una non risposta ad una telefonata o ad un messaggio, non sarà di scuse ma di consapevolezza: in quel momento eravamo presi da altro!

Non abituiamo i bambini a questi meccanismi

Non abituiamo i bambini a questi meccanismi. Non ci assentiamo dai loro sguardi, giochi, interazioni al suono di un messaggio. Molti bambini ci sono già abituati: alcuni ci portano il telefono quando suona, altri interrompono il loro linguaggio in attesa che i nostri occhi ritornino su di loro quando siamo occupati con il cellulare. Se condividete quanto scritto, cominciate a darvi delle regole: -cellulari lontani e silenziosi a tavola -cellulari spenti mentre si guarda un film -cellulari lontani dai cuscini del letto -cellulari lontani per la maggior parte del tempo che stiamo con i bambini e iniziate a contare i benefici, che sono come i numeri: semplicemente infiniti.

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Questa immagine è stat presa da un articolo sull’argomento, nella mia ricerca su internet di bambini soli mentre i genitori sono connessi. Giustappunto.

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