La Routine non va in vacanza


Organizzare i momenti di ozio
Child relaxing in a hammock
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Perchè ai bambini piacciono tanto le routines? La risposta è facile, i bambini hanno bisogno di punti fermi, di riferimenti, non solo affettivi ma anche di ritmi e negli spazi da abitare. La scansione delle giornate sulla base di programmi fissi, ben stabiliti e costanti, fornisce loro una certa stabilità e rassicurazione emotiva e cognitiva che funge in qualche modo da punto di riferimento.

E quando cominciano le vacanze? Quando i ritmi di tutto l’anno lasciano spazio a tempi più calmi e attività diverse, magari tutte da organizzare?

…DON’T PANIC…. ORGANIZE!! Con alcune accortezze che vi suggeriamo!

panic

E ricordiamo…  Alla fine dell’anno scolastico, anche i bambini sono stanchi. Hanno bisogno di recuperare. Compatibilmente con i propri impegni lavorativi, bisognerebbe tenerne conto. E, se possibile, magari evitare di cominciare proprio subito a riorganizzare le loro giornate… Servirebbe loro almeno una settimana di “decantazione” prima di riprendere con impegni più pressanti. Anche a loro – come a noi adulti – piace molto svegliarsi più tardi del solito, fare colazione senza correre, godersi la propria cameretta, i propri giochi. Anche i bambini, insomma, hanno bisogno di un po’ di “sano” ozio.

Child relaxing in a hammock

Quindi rivoluzioniamo la giornata tipo fatta di orari serrati impegni e giornate scandite….  ripianificandola INSIEME: esigenze dei grandi e dei bambini devono essere ben conciliate perchè i ritmi di adulti e bambini possano coabitare nella stesa casa, tra il lavoro ancora attivo e i compiti delle vacanze e sopratutto perché i bambini possano apprezzare di giorni di vacanza con alcune “certezze giornaliere” che scandiscono per loro il tempo e il ritmo della giornata anche se a casa dalla scuola.

1. Cogliere le esigenze dei bambini

capire come possiamo conciliarle con quelle degli adulti ad esempio: ci sono dei nonni, parenti o amici disponibili a darci una mano e con cui il bambino sta volentieri, oppure  scegliere per loro un campo estivo che possa impegnarlo e divertirlo, come scegliere di mandarli in vacanza con i nonni.

 

2. L’estate offre tanti spunti per sentirsi comunque in vacanza

…anche se si è ancora in città. Basta saper fare la differenza, rendere “speciale” anche la routine quotidiana. E diventare più “accessibili” per i propri figli. La sera, per esempio, complici le giornate ancora lunghe un bel giro in bicicletta con i bambini, allungare i tempi di preparazione della cena, magari preparando una pizza tutti insieme, uscire a prendere un gelato o andare a vedere un film in un’arena all’aperto. Nel week end si possono organizzare una gita al lago o un picnic in campagna.

bicicletta

 

Tante cose che, normalmente, durante i mesi invernali, quando i ritmi sono più intensi per tutti, non si possono fare; ma che, per contro, è bello concedersi in estate. Piccoli gesti che, da soli, fanno già sperimentare il vero senso della vacanza, ovvero il piacere della libertà.

soffione

3. Approfittare dei tempi più dilatati

per esempio la sera, prima di addormentarsi, è bello potersi ritagliare un momento di chiacchiere con i propri figli. Per ascoltarli mentre parlano di ciò che hanno vissuto durante la giornata, per farsi parte delle loro nuove esperienze, ma anche per discutere delle vacanze che si faranno tutti insieme, per iniziare a immaginare la meraviglia di ciò che accadrà. Ai bambini piace molto sentire il racconto di ciò che verrà, riuscire a sognarlo a occhi aperti. I racconti creano il percorso del desiderio verso momenti speciali. E l’attesa, così, si fa ancora più magica.

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