A come avventura. Se non è una Avventura con la A maiuscola quella di…
Scrivere e fare i compiti estivi sono l’incubo di ogni famiglia! Quindi più tardi si comincia ad averci a che fare meglio è!
Però
Vi è mai capitato di dover fare i compiti insieme al figlio maggiore e di dover impegnare in qualche modo il più piccolino?
Oppure di dover impegnare vostro figlio, perché è proprio lui che ve lo chiede, in un’attività di scrittura avendo davanti a voi solamente un foglio bianco e dentro di voi il vuoto mentale più assoluto?
Ecco allora due librini utilizzabili anche d’estate che fanno giusto al caso vostro!
Ecco i link alle nuove edizioni:
Li ho trovati per caso presso una scuola dove quest’anno ho realizzato un progetto sulle emozioni
alla prima occhiata non mi sono sembrati affatto i soliti librini di scuola!
Le insegnanti li stavano visionando per adottarli come libri per lavorare sui prerequisiti con i bambini di 5 anni a partire dal prossimo anno scolastico!
“Finalmente un libro dove NON ci sono letterine e parole da ripassare! Un libro completamente sui prerequisiti sui quali lavoriamo tutto l’anno anche diversamente attraverso giochi psicomotori, filastrocche e canzoncine” hanno detto le insegnanti.
Li ho presi e subito li ho collaudati con la piccola Lu che di anni ne farà 5 a Settembre! Devo dire che hanno avuto subito un bel successo! Anche adesso al mare ogni tanto ne facciamo qualche pagina.
A differenza dei compiti estivi devo dire che qui non c’è l’obbligo di farli e questa forse è la vera grande differenza!
Ricordatevi che la scrittura è un apprendimento complesso che dipende dalla maturazione e dall’integrazione di numerose competenze appartenenti ad ambiti funzionali distinti, quali le capacità visive, motorie e linguistiche.
Il bambino intorno ai quattro anni può imparare a riconoscere e disegnare alcune lettere dell’alfabeto. A cinque anni alcuni bambini sanno scrivere parecchie lettere e così possono anche imparare a scrivere piccoli vocaboli.
Ricordatevi però che a scrivere si impara a scuola!
Lo avevamo già ampiamente sostenuto anche in questo bellissimo articolo scritto da Irene
A come Avventura, B come Bravura
Soprattutto perché nel fare le lettere (anche lo stampato maiuscolo) è bene rispettare una certa direzionalità!
Prima della scuola esistono tanti esercizi e attività di pregrafismo reperibili anche su internet che consistono in labirinti, disegni da tratteggiare con la matita, percorsi, disegni da colorare all’interno dei margini ecc.
Per un corretto avviamento alla scrittura, come Psicologa , mi sento solo di dare alcune semplici dritte:
Punto 1
Mai correggere la lateralità dominante!
Negli anni si è capito che la lateralità non va corretta perché è corretta quella che il bambino esprime spontaneamente!
Punto 2
Attenzione alla Postura:
Spesso il bambino siede in posizioni scorrette: con le ginocchia sulla sedia, una gamba sotto il sedere, sdraiato per terra, ricurvo sul tavolo, ecc.
In realtà una posizione corretta aiuta la fluidità e la scorrevolezza del tratto grafico. Non dimentichiamoci però che a questa età il bambino va per tentativi e quindi può benissimo autocorreggersi se vede che in una data posizione non riesce a perseguire i propri obiettivi. Dall’altra parte è importante rinforzare posture corrette per non innescare abitudini poco efficaci. La stessa cosa vale per l’impugnatura.
Punto 3
Attenzione all’impugnatura:
Impugnare la matita sembra un’azione semplice e scontata ma in realtà è un’abilità che il bambino acquisisce pian piano e spesso si può incorrere in impugnature scorrette e non funzionali. Incoraggiamo la giusta impugnatura per evitare abitudini difficili da modificare!
Nella prensione corretta la matita deve essere presa come una pinza da pollice e indice.
E’ molto importante utilizzare matite e strumenti adatti ad ogni età!
Molto validi sono i prodotti Bic , Stabilo e Giotto!
A adesso?
Buona prescrittura!