10 strategie per aumentare la capacità di attesa nei bambini


Bambini impazienti di attendere
pazienza 1
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Saper aspettare non è una cosa semplice.

Molte volte i bambini pretendono tutto e subito non riuscendo ad aspettare e di conseguenza nemmeno a rispettare certe regole che richiedono tempi un pochino più lunghi , come lo stare in fila insieme a più compagni in situazioni di gruppo, ma anche non riuscire ad aspettare una risposta dalla mamma mentre questa è impegnata in altra conversazione. Insegnare l’autocontrollo ai bambini dovrebbe essere uno dei compiti primari di un genitore perché significa renderli capaci di poter scegliere come comportarsi nelle varie circostanze, anziché divenire preda dei propri impulsi. Proprio i bambini  ci insegnano, a volte sfidando il nostro di  tempo, che ne serve  loro molto  per provare a tenere tra le mani tanti più giochi di quelli che può contenere il palmo di una mano, e che desiderano fare e rifare molte volte la stessa cosa, appena fatta, incuranti dei nostri ritardi ( e menomale!) perchè il loro imparare e il capire dalle azioni richiede giustamente del tempo. Dentro di loro c’è già spazio allora per questo concetto: aiutiamoli a capire che aspettare è positivo, non per forza noioso, non per forza una frustrazione, non per forza l’attendere porta  a non ottenere quanto desiderato.

Insegniamo loro ad aspettare.

A che età i bambini possono imparare ad aspettare? La capacità di attendere, pazientare, attendere i turni, inibire altre attività e movimenti inizia a svilupparsi molto precocemente, già in epoca neo-natale.

pazienza

Superato il primo anno i bambini potranno dunque essere allenati all’attesa e alla tolleranza e alle piccole frustrazioni intese come rimandi. Attendiamo il momento opportuno, che arriverà. Guardatevi questo esperimento sui marmshmallows, ideato da Walter Wischer negli anni 70, ancora attualissimo nel restituirci il lavoro fatto precedentemente dai genitori con ogni bambino protagonista: alcuni ci comunicano la loro difficoltà di aspettare, altri sembrano non conoscerne proprio l’esperienza.

Come possiamo fare per aumentare la capacità di attesa nei bambini?

attesa

  1.  Fermarsi con i bambini a pensare prima di agire, esaminando insieme diversi modi di rispondere a diverse situazioni.
  2. Non eseguire per i bambini tutto e subito rimandando di un pochino l’azione richiesta, dopo aver loro dato delle spiegazioni: i bambini non hanno la nostra percezione del tempo e quindi “aspetta un minuto” si rivelerà inutile. Suggerisco allora di scandire i tempi con degli esempi che rimandano al bambino esperienze per loro riconoscibili, traducendo il DOPO: DOPO pranzo guardiamo la tv.
  3. Puo’ essere utile introdurre  dei segnali  per aiutarli a capire quando state chiedendo loro di avere un pò di pazienza.Un dito alzato per esempio può indicare al bambino che chiede con insistenza la caramella alla mamma mentre sta parlando con un’altra persona che la mamma ha ben capito, e che come pattuito e spiegato precedentemente, lo potrà e  vorrà ascoltare con tutto la sua pazienza appena avrà finito di parlare. Il dito alzato ricorderà al bambino quanto spiegato, come rinforzo del loro patto.
  4. Non pretendete troppo o rischiate di vanificare l’allenamento: i tempi di attesa non dovranno mai essere troppo lunghi, soprattutto quando i bambini sono ancora piccoli. Potete anche interrompere il vostro dialogo con l’altra persona se necessario e  spiegargli ancora bene a voce, con uno sguardo diretto al bambino, che  appena avrete finito, darete loro subito la caramella promessa, fino a nuovo allenamento e acquisizione del linguaggio non verbale.
  5. Non suggeritegli altre azioni da fare nell’attesa quando sapete che questa sarà davvero breve: un dolce far niente li allenerà! Sarà  forse la volta buona che noterà e imparerà il colore delle scarpe che avrete indossato.
  6. Non anticipate le loro richieste: per esempio aspettate che sia lui a chiedervi il ciuccio, fatevi prima raccontare la loro giornata, magari ci sarà anche il tempo di fare merenda prima che arrivi questa richiesta.
  7. Prediligete attività in cui l’attesa è un ingrediente del gioco: fare una torta (tempo di cottura), fare la pizza (tempo di lievitazione), piantare dei semi (tempi di sbocciatura..)
  8. Osservate il mondo circostante: aspettare l’orario di apertura di un negozio, l’ora in cui si può telefonare ai nonni, l’ora in cui comincia un cartone in tv, senza cedere al subito dell’iPad, se non scandito da tempi concordati da  regole precedenti.
  9. Mantenere sempre quanto promesso. Quindi cercate di promettere sempre il “promettibile”!
  10. L’uso di un timer può aiutarvi a scandire i tempi e a restituire ai bambini un senso di contenimento e tempo dedicato al fare nel presente, fino al suono della sveglia. Per i più grandi può anche essere un modo per imparare a leggere l’orologio  e a organizzarsi nei compiti in autonomia.

Buon lavoro cari genitori!

Per consulenze pedagogiche potete scrivere a info@familing.it

Dott.ssa Irene Martini, Pedagogista Clinico

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