Aeroplano di carta


L' aeroplano di M.
aereoplani di carta
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“Io per rilassarmi ho bisogno di muovermi.”

Ho automaticamente associato questa frase agli origami, pensando al contrario della sua espressione per aiutarlo nel suo bisogno.  Ho pensato al desiderio di  controllo, l’intenzione e la concentrazione. Perché M. va aiutato a trovare un suo modo di concentrarsi, di impegnarsi, di apprezzare la precisione e va contenuto nelle attività di movimento, come nelle reazioni.

Abbiamo costruito degli aerei di carta, “proprio come li faceva mio nonno”, commenta lui.   aereoplani di carta

Origami:

Tutte quelle attività che implicano le mani, creative o meccaniche, sono  davvero importanti per i  bambini, compresi gli origami,  antica arte orientale (nata in Giappone)  che prevede la realizzazione di modelli e oggetti a partire dalla piegatura della carta. La vera protagonista negli origaimi è la manualità fine, chiamata dagli esperti anche prassia: è indispensabile per la crescita dei bambini. “La motricità fine è il controllo motorio sui piccoli movimenti delle mani e delle dita, così come i piccoli muscoli della faccia e della bocca (lingua) e dei piedi. Tuttavia, quando si parla di motricità fine si tende a concentrare l’attenzione di solito sulla capacità di fare i movimenti più fini con le mani.” orsoazzurro

Io la trovo una attività molto importante anche per sviluppare la precisione e quindi per aiutare quei bambini e bambine che tendono a tralasciare spesso i particolari,  adatta a coloro che hanno difficoltà a dedicare del tempo nella smaniosa ricerca del risultato, esercizio per quei bambini che sembrano non aver pratica della staticità a discapito di una motricità e un movimento spesso non controllati.

Inoltre gli occhi devono coordinarsi con le mani, e questo fa sì che anche l’intelletto tragga giovamento da questo gioco, insieme all’arte della pazienza.

“Ecco io non sono per nulla paziente” borbotta M. mentre segue passo passo le pieghe suggerite per creare un aeroplano.

 L’aeroplano di M:

“Me lo posso portare a casa?” La parola magica, che mi fa capire di avergli regalato un’opportunità diversa, di cui sentirsi orgoglioso: è riuscito a stare seduto a costruire da solo qualcosa. Un qualcosa che può aiutarlo nei giochi, anche di movimento, come di staticità: abbiamo messo delle regole, importantissimo strumento di contenimento, seguendo le quali l’aereo va lanciato da fermi e poi via veloci a riprenderlo a terra per ricominciare rispettando i turni di noi due giocatori.

Così il movimento (e il suo dichiarato bisogno di muoversi) è finalizzato, indicato, guidato, contenuto, indirizzato.

 Su questo sito  le indicazioni che abbiamo seguito: :) volano davvero in modalità “veloce”!!!

areoplano 2

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