Perché molti bambini, perfettamente sani da un punto di vista fisico e apparentemente immersi in…
La primavera ha portato con se la voglia di uscire all’aria aperta e la curiosità di osservarne i cambiamenti.
Questo è stato un anno molto diverso dai precedenti e mi sono resa conto di averlo trascorso pienamente ma allo stesso tempo, nel mio caso, con pochissime fotografie a celebrarne il passaggio.
Si, è vero, è stato un anno pandemico!
Le nostre foto spesso ce lo ricordano…
mascherine ovunque: sulla bocca, in mano, sotto il mento… appese ad un orecchio come orecchino all’ultima moda.
Molto spesso durante questo lungo anno è successo che le mie figlie si “rifugiassero” nella loro cameretta a rovistare fra gli album e i ricordi dell’asilo nido e della scuola materna. Quelle buste di carta, mai aperte fino a quest’anno, attendevano nell’armadio il loro momento.
Le incursioni a tutti (e dico proprio tutti) i loro album fotografici si sono fatte sempre più frequenti in questo anno di pandemia.
Anche se spesso tutto questo sfogliare di album e ricordi ha creato molto disordine, ho voluto soprassedere e ho colto l’occasione per osservarle.
ABBIAMO BISOGNO DI RICORDARE
In tutto questo andirivieni di album era come se le mie figlie esplicitassero un loro bisogno: “abbiamo bisogno di ricordare”
Tantissimi bambini adorano rivedersi da piccoli, sfogliare i loro album mentre noi adulti ne ricordiamo gli aneddoti più curiosi e significativi.
Il sentirsi raccontare dai loro familiari contribuisce a creare un’identità unica ma soprattutto a creare ricordi e a celebrare la condivisione di un’esperienza vissuta insieme.
In effetti la scienza, in varie ricerche, ha dimostrato che la maggior parte delle persone che ha ricordi di sé anche prima dei tre anni di età probabilmente se li è costruiti attraverso storie o fotografie raccontate da familiari.
Una delle mie figlie ad esempio, era così convinta di aver conosciuto la sua bisnonna, che un giorno si è messa a raccontarmi un sacco di cose di lei anche se in effetti la bisnonna in questione è morta prima che lei nascesse.
Ci rendiamo conto allora di quale potere hanno le fotografie sulla nostra architettura cerebrale?
BELLE FOTOGRAFIE AIUTANO AD EDUCARE ALLA CURA E ALLA BELLEZZA
Nell’infanzia, anni così determinanti per lo sviluppo del nostro cervello, creare dei ricordi significativi attraverso l’uso di immagini e racconti, diventa una forma di educazione… e se le foto sono anche belle ed esprimono creatività, potremo dire di aver fatto uno straordinario lavoro di educazione alla cura e alla bellezza.
Per tutti questi motivi non posso fare a meno di parlarvi di:
PRIMI RICORDI
di Ainara, fotografa newborn a Prato
Come dice lei “La fotografia è l’unico modo di catturare i suoi primi ricordi per sempre”.
Ainara riesce a catturare con le sue foto piccoli dettagli che non possono essere dimenticati: una dolce attesa che ti cambierà la vita, i primi giorni di vita del tuo neonato, i traguardi del primo anno e la gioia della vostra famiglia.
Dopo un anno così difficile, con le belle giornate di sole in arrivo, possiamo con la complicità della natura, dedicarci ad un’uscita all’aria aperta e perché no, con l’aiuto di Ainara, divertirsi con un bel servizio fotografico di famiglia.
Ainara però non è solo questo! E’ molto preparata, in continuo aggiornamento professionale, anche e soprattutto per i servizi fotografici newborn!
Date un’occhiata a queste sue opere, non sono forse fantastiche?
Ecco adesso che avete visto queste bellezze provate a contattarla!
Troverete dall’altra parte una professionista preparata, disponibile e accogliente proprio nella nostra fantastica città Prato!